Cos’è il GPL

Una fonte d’energia e calore pulita e sicura

Il GPL è un combustibile facilmente reperibile, a basso impatto ambientale e con un’elevata resa energetica e calorifica. Esso è estremamente infiammabile, ma non è tossico.

Il GPL è una miscela di idrocarburi gassosi, formata principalmente da propano e butano, derivante sia dal processo di estrazione del gas naturale, sia dalla raffinazione del greggio.

Il suo nome deriva dal fatto che i suoi componenti a temperatura ambiente e a pressione atmosferica sono allo stato gassoso: vengono liquefatti mediante compressione a pressioni relativamente modeste, comprese tra 2 e 8 bar, per ridurre l’ingombro e rendere più economico il trasporto.

Durante il processo di liquefazione il suo volume si riduce di ben 274 volte, mantenendo comunque la sua massa (e quindi l’energia producibile). Ciò permette di immagazzinare una grande quantità di energia in poco spazio, consentendo così di trasportare il combustibile in recipienti a pressione, anche in zone difficilmente raggiungibili, in bombole e serbatoi di varie dimensioni.

Composizione chimica

La composizione del GPL non è definita con esattezza, la quantità dei componenti varia secondo parametri stabiliti, in cui il propano resta il componente principale.

Per il propano commerciale la densità è compresa tra 505 e 530 kg/m³, con un potere calorifico che non deve essere inferiore a 10.950 kcal/kg (o 45,8 MJ/kg), con un contenuto di zolfo massimo di 50 ppm.

I componenti sono compresi tra Cɜ (Propano) e C4 (Butano), con una limitata presenza di pentano (solo nei GPL provenienti da raffineria).

Data l’elevatissima purezza degli alcani impiegati, il GPL brucia integralmente, producendo CO2, H2O e NOx, lasciando pochissime scorie, analogamente agli alcani più leggeri, come il metano.

Odore Caratteristico

Il GPL è di per sé inodore, ma gli viene conferito un odore forte e acre dall’aggiunta di etantiolo, in modo che possano essere avvertite in modo semplice eventuali perdite. La legge regola anche un’aggiunta di colorante, in quanto il GPL è per sua natura incolore (Standard internazionale EN 589; Legge 6   dicembre 1971 n. 1083 – D.M. 7 giugno 1973 – Norma UNI-CIG 7133 edizione dicembre 1994).

 

Perché il GPL rispetta l’ambiente

Grazie a un basso contenuto di zolfo e a una combustione completa, con modeste quantità di residui, il GPL contribuisce a ridurre l’impatto ambientale determinato dall’inquinamento derivante dalla sua combustione, favorendo una migliore qualità dell’aria e una riduzione delle emissioni di gas a effetto serra. Il GPL è una fonte energetica pulita, poiché non inquina il suolo, l’acqua e le falde acquifere.